COMUNICATO A CURA DELLA ASD PALLACANESTRO QUISTELLO 1996 – IN RIFERIMENTO AI FATTI ACCADUTI NEL MATCH UNDER 13 TRA AMICO CARPENEDOLO E PALLACANESTRO QUISTELLO DI DOMENICA 20/01/2019
La Società Pallacanestro Quistello intende esprimere il proprio dispiacere e la propria amarezza per la situazione creatasi a seguito della partita Carpendolo – Quistello Under 13 giocata domenica 20 gennaio 2019.
Premesso che la nostra Società condanna in maniera ferma qualsiasi episodio di insulto rivolto dal pubblico all’arbitro o volto comunque a minare i valori civili del rispetto reciproco, riteniamo che la situazione venutasi a creare domenica 20 gennaio sia stata oltremodo enfatizzata dal sig. Giazzi e dai media che ne hanno riportato la notizia.
Tale enfatizzazione ha contribuito a ledere in modo grave l’immagine della nostra Società, non solo sul territorio nel quale opera, ma in tutta Italia, vista la diffusione anche sui quotidiani on-line e la pubblicazione sulla Gazzetta dello Sport.
La nostra Società sottolinea che immediatamente dopo la partita sono stati avviati i contatti coi genitori, il responsabile della squadra, con i ragazzi presenti alla partita, nonché col nostro allenatore dell’Under 13. Dai nostri colloqui è emersa una situazione decisamente meno grave da quella dipinta dal sig. Giazzi dato che i genitori dei nostri ragazzi hanno dichiarato di non aver mai insultato il giovanissimo arbitro 14enne in modo tale da pregiudicare la continuazione della partita. I genitori dei nostri ragazzi sono quindi uniti nel dichiarare la propria innocenza e si dichiarano offesi per quanto dichiarato e scritto al punto da considerare di passare alle vie legali e ,nonostante questo, rendendosi disponibili per un incontro chiarificatore coi protagonisti di questa vicenda. I nostri ragazzi sono rimasti scossi da quanto hanno letto e visto in questi giorni con riferimento ai fatti della partita di domenica scorsa.
Dalla ricostruzione dei fatti sembra quindi esserci stata un’eccessiva presa di posizione da parte del sig. Giazzi, resa ancora più lesiva dell’immagine della Pallacanestro Quistello 1996 attraverso la pubblicazione di un post sul profilo Facebook dello stesso sig. Giazzi. Sottolineiamo, inoltre, che già nella giornata di lunedì, a neanche 24 ore dalla disputa della partita, la nostra Società si è mossa per contattare direttamente il sig. Giazzi per chiedere un chiarimento ed un incontro coi genitori dei nostri ragazzi. Purtroppo, a seguito di ripetuti contatti, non è seguita risposta. La nostra Società, sempre nella giornata di lunedì, si è anche attivata per contattare il delegato FIP della Lombardia e il designatore degli arbitri per informarli dell’accaduto.
La nostra Società è attiva da oltre 20 anni nell’ambito dei progetti giovanili legati al basket. E con ciò intendiamo non solo la semplice attività di allenamenti settimanali, ma anche l’attività di educazione dei nostri giovani ai valori del basket e del rispetto umano del compagno, dell’avversario e delle figure arbitrali. La stessa attenzione ai nostri giovani, la mettiamo anche nel rapporto coi genitori dei nostri ragazzi, che sono parte della grande famiglia della Pallacanestro Quistello 1996 e per questo motivo non possiamo accettare che ne vengano messe in dubbio le qualità umane.
Crediamo e ribadiamo che le problematiche relative agli insulti dei parenti nei confronti degli arbitri o degli avversari vadano condannate duramente e purtroppo siano note non solo nel basket, ma in tutti gli sport. Sono però aspetti che vanno discussi nelle sedi opportune coinvolgendo le Società e la Federazione e non rilasciando dichiarazioni parziali o lacunose.
Evidenziando ancora una volta il nostro disappunto per il modo in cui questa situazione è stata gestita a livello comunicativo dal sig. Giazzi e dai media che ne hanno riportato la notizia, ci auguriamo che venga fatta chiarezza sull’accaduto e che venga presa la decisione più corretta da parte degli organi giudicanti.
ASD Pallacanestro Quistello 1996