Basket Sustinente – Pallacanestro Quistello 64 a 61

Sesa BK Sustinente – Pall. Quistello  64 – 61

Parziali  18-21, 33-39, 52-51

Sesa BK Sustinente :  Tomic 25, Filic ne, Ghidoli, Masenelli, Zanini 2, Doddi 12, Ronzani 3S, Steccanella 6, Mantovani 11, Nizzola ne, Albertini 5, Marchiori ne. All. Della Chiesa  

Pall. Quistello :  Mauceri 9, Bernardoni 2, Salzano, Zapata, Mantovani 14, Selogna ne, Mancin 16, Cuzzani 16, Borghi 4, Veneri ne. All. Gabrielli  

Onore hai vincitori che portano a casa 2 punti importanti per la loro corsa al miglior piazzamento playoff, ma zero in condotta per quanto riguarda la sportività dimostrata dentro e fuori dal campo.

Una partita dura, maschia, tirata come sempre tra Quistello e Sustinente, dove le partite terminano agli ultimi secondi del match, dove l’agonismo è al top e il risultato è incerto fino alla fine.

E’ evidente che in campo le squadre non si risparmiano, ma è pur vero che al 40esimo si chiude la gara e la rabbia agonistica pian piano si dissolve. Ma a Sustinente così non è. Bastano le poche righe a cura dell’ufficio stampa dei “falchi” per sfregiare l’onorabilità sportiva nei confronti del nostro Cuzzani, più volte segnalato come il “killer” antisportivo nel corso del match.

Eppure li chiamano “i falchi”, che il dizionario sottolinea come uccelli rapaci, dalla vista acutissima che adottano sistemi di caccia infallibile…. Beh ieri lo hanno dimostrato principalmente verso le “ossa” dei nostri giocatori.

Ma il termine “sana competizione sportiva” ieri sera i cugini di Sustinente, giocatori e staff societario, non l’hanno ben compreso decidendo a fine partita, con prepotenza (e senza diritto alcuno), chi può entrare e chi non potrà più entrare nel loro palasport.

Da un lato potremmo parlare di “razzismo sportivo” in quanto non spetta ad alcuna squadra decidere quale formazione debba schierare l’avversario. Ci piacerebbe pensare che “…non vogliamo Cuzzani perché lo riteniamo un terminale offensivo che ci mette in seria difficoltà, come più volte dimostrato…” ma purtroppo così non è.

E’ bene che anche la Federazione vigili, non solo sul campo, su questi comportamenti diffamatori e antisportivi.